In questa pagina raccogliamo risorse utili all'orientamento professionale per gli iscritti all'Ordine e per i Biologi propriamente detti, ma anche per tutti gli studenti e i laureati nelle Scienze della Vita.
COME DIVENTARE BIOLOGI: LA GUIDA
Diventare Biologo richiede il completamento di un percorso formativo specifico e l’adempimento di alcune formalità professionali. Ecco una guida dettagliata per avviare la tua carriera.
- Conseguire il titolo di studio
Il primo passo è ottenere un titolo di studio in una delle seguenti classi di laurea, a seconda della sezione dell’Ordine a cui si vuole accedere.
- Per la sezione A: laurea magistrale (LM) o specialistica (S) in:
- Biologia (LM-6)
- Biotecnologie Agrarie (LM-7)
- Biotecnologie Industriali (LM-8)
- Biotecnologie Mediche, Veterinarie e Farmaceutiche (LM-9)
- Scienze della Nutrizione Umana (LM-61)
- Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e il Territorio (LM-75)
- Sono ammesse anche lauree del vecchio ordinamento equiparate alle suddette classi.
- Per la sezione B: laurea triennale (L) in:
- Biotecnologie (classe 1 o L-2)
- Scienze Biologiche (classe 12 o L-13)
- Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Natura (classe 27 o L-32)
- Oppure diplomi universitari triennali riconosciuti, ad esempio in Analisi Chimico-Biologiche, Biologia, Biotecnologie Industriali, Tecnico Sanitario di Laboratorio Biomedico.
- Superare l'esame di Stato
Una volta ottenuto il titolo di studio, è necessario superare l’esame di Stato per ottenere l’abilitazione alla professione. L’esame verifica le competenze tecniche e scientifiche necessarie per operare come Biologo o Biologo junior.
- Iscriversi all'Ordine dei Biologi
Dopo aver superato l’esame di Stato, è obbligatorio iscriversi all’Ordine dei Biologi (territoriale) per poter esercitare legalmente la professione. L’iscrizione richiede:
- Il superamento dell’esame di Stato;
- La presentazione dei documenti richiesti;
- Il pagamento della quota annuale di iscrizione.
- Adempimenti burocratici per l’esercizio della professione
Per iniziare a esercitare come liberi professionisti, è necessario:
- Dotarsi di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC): obbligatoria per le comunicazioni ufficiali.
- Aprire una partita IVA: questo passaggio richiede la compilazione del modello AA9/12 presso l’Agenzia delle Entrate o tramite un consulente fiscale.
- Scegliere il codice ATECO corretto per la propria attività, come ad esempio:
- 11.00: ricerca e sviluppo sperimentale nel campo delle biotecnologie (per Biologi nutrizionisti);
- 20.21: controllo qualità e certificazione di prodotti, processi e sistemi;
- 90.12: laboratori di analisi cliniche.
- Scegliere il regime fiscale
Il regime fiscale incide sulle modalità di tassazione. È possibile scegliere tra:
- Regime ordinario: tassazione progressiva IRPEF, con aliquote che vanno dal 23% al 43% in base al reddito.
- Regime forfettario: tassazione semplificata con imposta sostitutiva al 15% (5% per i primi 5 anni di attività) per redditi fino a 85.000 euro all’anno.
Nota: per prestazioni sanitarie rivolte a persone fisiche, generalmente non è richiesta la fatturazione elettronica, ma è obbligatorio comunicare le prestazioni al Sistema Tessera Sanitaria (TESAN).
- Iscrizione alla Cassa previdenziale ENPAB
L’ENPAB (Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza per i Biologi) è obbligatoria per i Biologi che esercitano la libera professione. È necessario:
- Presentare domanda di iscrizione entro 30 giorni dall’inizio dell’attività;
- Versare i contributi:
- Contributo soggettivo: 15% del reddito professionale, con agevolazioni per chi ha meno di 30 anni o svolge altra attività lavorativa (riduzione fino al 50%).
- Contributo integrativo: 4% di tutti i compensi fatturati, anche se non ancora incassati.
- Agevolazioni per giovani Biologi
I Biologi under 30 possono beneficiare di riduzioni sui contributi previdenziali per i primi tre anni. Queste agevolazioni devono essere richieste al momento dell’iscrizione all’ENPAB.
- Prestazioni sanitarie e obblighi fiscali
- Per prestazioni rivolte a persone fisiche: non è richiesta IVA né fatturazione elettronica, ma è necessaria la comunicazione al Sistema Tessera Sanitaria.
- Per prestazioni rivolte a enti o aziende: è obbligatoria la fatturazione elettronica con applicazione dell’IVA.
Diventare Biologo è un percorso che richiede impegno e attenzione, ma offre numerose opportunità di carriera in ambiti diversificati, dalla ricerca scientifica alla consulenza ambientale, dalla nutrizione alla diagnostica. Seguendo questi passaggi, potrete costruire una carriera professionale solida e contribuire con le vostre competenze al miglioramento della Salute, dell’ambiente e della Società.
SCHEDE DESCRITTIVE DELLE SINGOLE PROFESSIONI
Tratte dalla rubrica "Un lavoro da Biologo", edita su BioPills: il vostro portale scientitico.
ATLANTI PROFESSIONALI
- BIOLOGO, BIOLOGA - Atlante delle professioni dell'Università di Torino
- Chi è il Biologo e cosa fa - WeCanJob
- Cosa fa il Biologo? (Mansioni, Competenze e Carriera nella Biologia) - Jobbydoo
- Cosa fa il Biologo: responsabilità, mansioni, competenze e prospettive di questa professione - Indeed
- Il lavoro del Biologo: guida pratica per diventare Biologo oggi - ClassUp
ALTRE RISORSE
- Biologo: Qual è lo stipendio medio? Stipendio per Biologo in Italia per il 2023 - Talent.com>
- Stipendi per Biologo 2023 - Glassdoor
- Quanto guadagna un Biologo? - Jobbydoo
- Quanto guadagna un biologo: stipendio e percorso di studi - Indeed
-
Scopriamo l’offerta formativa di Biologia dell'Università di Genova con i suoi tre corsi di laurea: uno triennale – Scienze Biologiche – e due magistrali – Biologia ed Ecologia Marina (BEM) e Biologia Applicata e Sperimentale (BAS).