ATTENZIONE: il sito dell'Ordine dei Biologi del Piemonte, della Liguria e della Valle d'Aosta è in aggiornamento, alcuni contenuti potrebbero non essere disponibiliATTENZIONE: il sito dell'Ordine dei Biologi del Piemonte, della Liguria e della Valle d'Aosta è in aggiornamento, alcuni contenuti potrebbero non essere disponibili 

In questa pagina raccogliamo risorse utili all'orientamento professionale per gli iscritti all'Ordine e per i Biologi propriamente detti, ma anche per tutti gli studenti e i laureati nelle Scienze della Vita.

COME DIVENTARE BIOLOGI: LA GUIDA

Diventare Biologo richiede il completamento di un percorso formativo specifico e l’adempimento di alcune formalità professionali. Ecco una guida dettagliata per avviare la tua carriera.

  1. Conseguire il titolo di studio

Il primo passo è ottenere un titolo di studio in una delle seguenti classi di laurea, a seconda della sezione dell’Ordine a cui si vuole accedere.

Per la accedere alla sezione A è previsto il conseguimento della Laurea Magistrale e consente di diventare Biologo (senior); mentre per accedere alla sezione B, è sufficiente una Laurea Triennale per essere abilitati come Biologo Junior.

  • Per la sezione A: laurea magistrale (LM) o specialistica (S) in:
    • Biologia - Laurea specialistica classe 6/S o Laurea magistrale classe LM-6;
    • Biotecnologie agrarie - Laurea specialistica classe 7/S o Laurea magistrale classe LM-7;
    • Biotecnologie industriali - Laurea specialistica classe 8/S o Laurea magistrale classe LM-8;
    • Biotecnologie mediche, veterinarie, e farmaceutiche - Laurea specialistica classe 9/S o Laurea magistrale classe LM-9;
    • Scienze della nutrizione umana - Laurea specialistica classe 69/S o Laurea magistrale classe LM- 61;
    • Scienze e tecnologie per l’ambiente e il territorio - Laurea specialistica classe 82/S o Laurea magistrale classe LM-75;
    • Laurea in Scienze Biologiche secondo gli ordinamenti previgenti al D.M. 3/11/1999, n. 509 (vecchio ordinamento), Laurea equiparata dal DM 9 luglio 2009 alle classi 6/S, 7/S, 8/S, 9/S, 69/S, 82/S, LM-6, LM-7, LM-8, LM-9, LM-61, LM-75.
  • Per la sezione B: laurea triennale (L) in:
    • Biotecnologie - Laurea classe 1 o Laurea classe L2S;
    • Scienze Biologiche - Laurea classe 12 o Laurea classe L13;
    • Scienze e tecnologie per l’ambiente e la natura - Laurea classe 27 o Laurea classe L32;
    • Diploma Universitario Triennale in Analisi Chimico-Biologiche
    • Diploma Universitario Triennale in Biologia
    • Diploma Universitario Triennale in Biotecnologie industriali
    • Diploma Universitario Triennale in Tecnici in Biotecnologie
    • Diploma Universitario Triennale in Tecnico dello Sviluppo ecocompatibile
    • Diploma Universitario Triennale in Tecnico Sanitario di Laboratorio biomedico.
  1. Superare l'esame di Stato

Una volta ottenuto il titolo di studio, è necessario superare l’esame di Stato per ottenere l’abilitazione alla professione. L’esame verifica le competenze tecniche e scientifiche necessarie per operare come Biologo o Biologo Junior.

  1. Iscriversi all'Ordine dei Biologi

Dopo aver superato l’esame di Stato, è obbligatorio iscriversi all’Ordine dei Biologi (territoriale) per poter esercitare legalmente la professione. L’iscrizione richiede:

  • Il superamento dell’esame di Stato
  • La presentazione dei documenti richiesti
  • Il pagamento della quota annuale di iscrizione.

Questi passaggi preliminari sono da adempiere tanto per quanto riguarda i Biologi che si troveranno a operare in qualità di dipendenti (o regimi assimilabili), pubblici o nel privato, tanto per quanto riguarda i liberi professionisti, i quali, dovranno dotarsi di p.Iva. Qui di seguito vengono elencati i passaggi successivi per coloro che intendono aprire p.Iva.

  1. Adempimenti burocratici per l’esercizio della professione

Per iniziare a esercitare come liberi professionisti, è necessario:

  • Dotarsi di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC): obbligatoria per le comunicazioni ufficiali.
  • Aprire una partita IVA: questo passaggio richiede la compilazione del modello AA9/12 presso l’Agenzia delle Entrate o tramite un consulente fiscale (e.g. commercialista qualificato).
  • Scegliere il codice ATECO corretto per la propria attività, come ad esempio:
    • 71.20.21, 71.20.10 → analisi tecniche, controllo qualità.
    • 72.11.00, 72.19.09 → ricerca e sviluppo nelle scienze naturali/biotecnologie.
    • 74.90.21, 74.90.93 → consulenza sicurezza e tecnica.
    • 86.90.12, 86.90.13 → laboratori di analisi cliniche e igiene
  1. Scegliere il regime fiscale

Il regime fiscale incide sulle modalità di tassazione. È possibile scegliere tra:

  • Regime ordinario: tassazione progressiva IRPEF, con aliquote che vanno dal 23% al 43% in base al reddito.
    • Tassazione IRPEF progressiva:
      • 23% fino a 28.000 €.
      • 35% tra 28.000 € e 50.000 €.
      • 43% oltre 50.000 €.
    • Fatturazione:
      • Esenzione IVA per prestazioni sanitarie a persone fisiche + obbligo comunicazione TESAN.
      • Obbligo di fatturazione elettronica e IVA per enti/aziende.
  • Regime forfettario: tassazione semplificata con imposta sostitutiva al 15% (5% per i primi 5 anni di attività) per redditi fino a 85.000 euro all’anno.
    • Requisiti:
      • Ricavi/compensi ≤ 85.000 €.
      • Spese personale ≤ 20.000 €.
    • Imposta sostitutiva:
      • 5% per i primi 5 anni, poi 15%.
      • Calcolata sul reddito secondo il coefficiente di redditività ATECO.
    • Esclusioni specifiche elencate.
    • Stesse regole di fatturazione del regime ordinario.
    • Obbligo di fatturazione elettronica dal 2024 per tutti i forfettari.

Nota: per prestazioni sanitarie rivolte a persone fisiche, generalmente non è richiesta la fatturazione elettronica, ma è obbligatorio comunicare le prestazioni al Sistema Tessera Sanitaria (TESAN).

Per dubbi, chiarimenti o per avere supporto sull'aspetto fiscale della vostra carriere, potete usufruire del nostro servizio di consulenza gratuita.

  1. Iscrizione alla Cassa previdenziale ENPAB

L’iscrizione all'ENPAB (Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza per i Biologi) è obbligatoria per i Biologi (per entrambe le sezioni) che esercitano la libera professione. L'iscrizione è obbligatoria in presenza di redditi professionali e va effettuata entro 30 giorni dall'inizio dell'attività via PEC.

È necessario:

  • Presentare domanda di iscrizione entro 30 giorni dall’inizio dell’attività;
  • Versare i contributi:
    • Contributo soggettivo: 15% del reddito professionale (minimo annuo 1.167 € per il 2024, frazionabile in caso di iscrizione parziale nell'anno), con agevolazioni per chi ha meno di 30 anni o svolge altra attività lavorativa (riduzione fino al 50%).
    • Contributo integrativo: 4% di tutti i compensi fatturati, anche se non ancora incassati, con minimo annuale di 94 €.
  1. Agevolazioni per giovani Biologi

Le seguenti agevolazioni devono essere richieste al momento dell’iscrizione all’ENPAB.

  • Riduzione a 1/3 del contributo minimo per i Biologi under 30 (per i primi 3 anni)
  • Riduzione al 50% per chi ha altra cassa previdenziale obbligatoria
  • Le riduzioni non sono cumulabili (si applica la più favorevole).
  1. Prestazioni sanitarie e obblighi fiscali
  • Per prestazioni rivolte a persone fisiche: non è richiesta IVA né fatturazione elettronica, ma è necessaria la comunicazione al Sistema Tessera Sanitaria.
  • Per prestazioni rivolte a enti o aziende: è obbligatoria la fatturazione elettronica con applicazione dell’IVA.

Diventare Biologo è un percorso che richiede impegno e attenzione, ma offre numerose opportunità di carriera in ambiti diversificati, dalla ricerca scientifica alla consulenza ambientale, dalla nutrizione alla diagnostica. Seguendo questi passaggi, potrete costruire una carriera professionale solida e contribuire con le vostre competenze al miglioramento della Salute, dell’ambiente e della Società.

 SCHEDE DESCRITTIVE DELLE SINGOLE PROFESSIONI

Tratte dalla rubrica "Un lavoro da Biologo", edita su BioPills: il vostro portale scientitico.

 

 

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